Purificazione

L’intervento è caratterizzato da una serie di crateri nella terra dai quali esce un denso fumo bianco prodotto dalla combustione soffocata di legna. Insieme viene bruciato dell’incenso.
Si tratta di un rito di purificazione della terra.
L’area dell’intervento è piuttosto ampia. Un modo per tener viva la memoria di ciò che è successo e per porre la questione irrisolta della bonifica.
A poco più di trent’anni dalla tragedia di Seveso infatti, la bonifica di tutte le aree interessate alla ricaduta della diossina fuoriuscita dalla fabbrica chimica Icmesa–Givaudan della Hoffman–La Roche, non è ancora stata completata. Alcune zone sono state “dimenticate” per mancanza di fondi. Le ripercussioni sulla salute degli abitanti si fanno ancora sentire. Non vi sono più effetti macroscopici quali i tumori o i danni a: cuore, pelle, fegato, sistema linfatico, stomaco, né disturbi al sistema nervoso o anomalie genetiche. Non vi sono più aborti spontanei o alterazioni nelle statistiche di nascita (netto incremento delle femmine rispetto ai periodi precedenti e alle medie nazionali), ma si riscontrano ancora danni allo sviluppo in età prepuberale e una popolazione di circa 30.000 abitanti viene costantemente monitorata.
10 luglio 1976.
Fuoriuscita di materiale altamente tossico per il surriscaldamento del reattore A–101. Da 2 a 12 kg. (secondo altre stime da 300 grammi a 30 kg.) di TCDD (2,3,7,8 tetraclorodibenzo-p-diossina).


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